sabato 10 marzo 2012
Due giornate di viaggio allontanano l'uomo (specie l'uomo giovane le cui radici sono ancora poco abbarbicate alla vita) dal mondo di tutti i giorni, da quelli che egli considerava doveri, interessi affanni, previsioni, assai più di quanto non abbia immaginato mentre la carrozza lo portava alla stazione.
Lo spazio che rotando e fuggendo si dipana tra lui e la sua residenza sviluppa forze che di solito si credono riservate al tempo, di ora in ora provoca mutamenti interiori molto simili a quelli attuati dal tempo, che però in certo modo li superano.
Come quest'ultimo, esso genera oblio, ma lo fa staccando la persona dai suoi rapporti trasportando l'uomo in uno stato di libertà originaria... anzi, trasforma in un baleno persino il pedante borghese in una specie di vagabondo. Il tempo, si dice, è oblio, ma anche l'aria delle lontananze è un filtro dello stesso genere, e se anche dovesse agire meno a fondo, in compenso lo fa con maggiore rapidità.
Thomas Mann, La montagna incantata - 1924
giovedì 16 febbraio 2012
Lago de la Croix
Valle di Champorcher, Colle e Lago de la Croix
Per raggiungere il punto di partenza di questa escursione, lasciamo l'autostrada A5 per Aosta al casello di Pont St.Martin, all'uscita si svolta a sinistra e si segue per Champorcher, passando i paesi di Donnas, Bard e Hone.
Giunti a Champorcher, all'altezza del parcheggio (sulla sinistra) si svolta a destra in direzione Dondena/Lago Miserin.
Si risale la strada fino al fondo e quando si trova il cartello in legno che segna l'inizio del sentiero che porta al Rifugio Barbustel, si parcheggia lungo la carreggiata e si imbocca il suddetto sentiero, ossia il n.10
L'inizio del sentiero 10 è abbastanza irto, ma sarà, diciamo, il riscaldamento per questa bella escursione, che ci darà modo di raggiungere un posto molto suggestivo e tranquillo.
Proseguiamo dunque sul sentiero n.10 ammirando ruscelli e fiori fino al raggiungimento del Rifugio Muffè, dove magari ci concediamo un attimo di ristoro, un caffè e il rifornimento di acqua fresca.
Due foto all'omonimo lago, che dista due passi dal rifugio e poi ripartiamo risalendo sempre il sentiero 10 fino al bivio con la diramazione 10C sulla destra.
Il sentiero 10C ci conduce al Colle de la Croix, ambiente incontaminato, dal quale ci stacchiamo scendendo sulla sinistra, orientandosi verso il sentiero n.4
Da li a poco ci si trova in questo solitario lago che a seconda del periodo dell'anno si presenta più o meno imponente
Il consiglio è quello di visitarlo appena passato l'inverno o comunque entro la primavera, per avere la possibilità di vederlo nella suo massima consistenza
DETTAGLI ESCURSIONE:
Partenza: Strada per Dondena
Tempo di salita: 1h 45min
Difficoltà: E
Segnavia:10 - 10CPer raggiungere il punto di partenza di questa escursione, lasciamo l'autostrada A5 per Aosta al casello di Pont St.Martin, all'uscita si svolta a sinistra e si segue per Champorcher, passando i paesi di Donnas, Bard e Hone.
Giunti a Champorcher, all'altezza del parcheggio (sulla sinistra) si svolta a destra in direzione Dondena/Lago Miserin.
Si risale la strada fino al fondo e quando si trova il cartello in legno che segna l'inizio del sentiero che porta al Rifugio Barbustel, si parcheggia lungo la carreggiata e si imbocca il suddetto sentiero, ossia il n.10
L'inizio del sentiero 10 è abbastanza irto, ma sarà, diciamo, il riscaldamento per questa bella escursione, che ci darà modo di raggiungere un posto molto suggestivo e tranquillo.
Proseguiamo dunque sul sentiero n.10 ammirando ruscelli e fiori fino al raggiungimento del Rifugio Muffè, dove magari ci concediamo un attimo di ristoro, un caffè e il rifornimento di acqua fresca.
Due foto all'omonimo lago, che dista due passi dal rifugio e poi ripartiamo risalendo sempre il sentiero 10 fino al bivio con la diramazione 10C sulla destra.
Il sentiero 10C ci conduce al Colle de la Croix, ambiente incontaminato, dal quale ci stacchiamo scendendo sulla sinistra, orientandosi verso il sentiero n.4
Da li a poco ci si trova in questo solitario lago che a seconda del periodo dell'anno si presenta più o meno imponente
Il consiglio è quello di visitarlo appena passato l'inverno o comunque entro la primavera, per avere la possibilità di vederlo nella suo massima consistenza
Etichette:
Champorcher,
Croix,
Dondena,
Rifugio Mufflè,
Val D'Aosta
mercoledì 15 febbraio 2012
Rifugio Dondena
Valle di Champorcher, tra pascoli e marmotte
Per raggiungere il punto di partenza è necessario uscire dall'autorstrada A5 per Aosta subito al casello di
Pont St.Martin, seguire l'indicazione per Donnas, poi Bard, infine svoltare a sinistra oltrepassandi il ponte sulla Dora Baltea in direzione di Hone.
Da Hone seguire per Champorcher, dove si arriva dopo circa 15 km si dovrà svoltare a destra in direzione Lago Miserin / Dondena, la si percorre risalendo fino a quando la strada diventerà sterrata, in quest'ultimo tratto di strada asfaltata si parcheggia il mezzo e si proseguirà nella medesima direzioni a piedi.
Zainetto in spalla e scarpe comode, non necessariamente da trekking, vista la praticità del percorso, anche se comunque un buon paio di scarponcini non guastano affatto.
La strada che da asfaltata diventa sempre più sterrata e pietrosa ci conduce attraverso prati e vallate fiorite al Rifugio Dondena, nell'omonima località ormai disabitata. Ampi spazi e silenzio vengono spesso solcati dai fischi delle marmotte che qui a circa 2000mt. hanno il loro abitat ottimale, da qualche anno la conca di Dondena è stata inserita nel Parco Naturale del Monte Avic.
Come detto, il percosrso, dal parcheggio al Rifugio Dondena, ex casa di caccia del Re Vittorio Emanuele (dove è eventualmente possibile pranzare) è quasi totalmente pianeggiante e ci dà modo di scrutare le vette e ritrovare, stradafacendo, i resti di antiche casette e casereme risalenti all'epoca del fascismo.
Dopo pranzo rilassati e sdraiati al sole, condividiamo i prati anche con simpatici amici...
Oltre il Rifugio la strada risale e, in circa un'ora e mezza, ci condurrà al famoso Lago Miserin a 2578mt.col suo caratteristico Santuario della Madonna delle Nevi, ma sarà meta di una prossima escursione.
DETTAGLI ESCURSIONE:
Partenza: dalla carreggiata che porta a Dondena
Tempo di salita: 2h circa
Difficoltà:TCavalli pascolano al Rifugio Dondena, 2192mt. |
Pont St.Martin, seguire l'indicazione per Donnas, poi Bard, infine svoltare a sinistra oltrepassandi il ponte sulla Dora Baltea in direzione di Hone.
Da Hone seguire per Champorcher, dove si arriva dopo circa 15 km si dovrà svoltare a destra in direzione Lago Miserin / Dondena, la si percorre risalendo fino a quando la strada diventerà sterrata, in quest'ultimo tratto di strada asfaltata si parcheggia il mezzo e si proseguirà nella medesima direzioni a piedi.
Zainetto in spalla e scarpe comode, non necessariamente da trekking, vista la praticità del percorso, anche se comunque un buon paio di scarponcini non guastano affatto.
La strada che porta al Rifugio |
Come detto, il percosrso, dal parcheggio al Rifugio Dondena, ex casa di caccia del Re Vittorio Emanuele (dove è eventualmente possibile pranzare) è quasi totalmente pianeggiante e ci dà modo di scrutare le vette e ritrovare, stradafacendo, i resti di antiche casette e casereme risalenti all'epoca del fascismo.
Dopo pranzo rilassati e sdraiati al sole, condividiamo i prati anche con simpatici amici...
Oltre il Rifugio la strada risale e, in circa un'ora e mezza, ci condurrà al famoso Lago Miserin a 2578mt.col suo caratteristico Santuario della Madonna delle Nevi, ma sarà meta di una prossima escursione.
Etichette:
asini,
asino,
caserme,
cavalli,
Champorcher,
Dondena,
fascismo,
madonna delle nevi,
marmotte,
Miserin,
Mont Avic,
rifugio,
Santuario,
Val D'Aosta,
vittorio emanuele
Punta Regina
In Val d'Ayas ricordando Tolstoj
L'escursione alla Punta della Regina, in Val d'Ayas, impegna l'escursionista per circa un paio d'ore per un dislivello di circa 550mt. Non troppo impegnativa dunque, benchè sia classificato come percorso E.
Il tratto più impegnativo è quello finale (segnavia 7A) che raggiunge a zig-zag la vetta.
Due sono i personaggi storici che "rievoca" questa escursione, la Regina Margherita che salì in cima a questa montagna verso al fine dell'Ottocento, e che da il nome alla Punta, e lo scrittore russo Tolstoj, che attraversò il Colle Ranzola, da Gressoney in direzione Brusson.
Noi, al contrario arriviamo da Brusson, essendo usciti al casello autostradale di Verrés, risalita la strada e giunti appunto nel paese, svolteremo a destra in direzione Estoul, fino a trovare il grande parcheggio sulla sinistra dove parcheggeremo. (Volendo si può provare a seguire ancora in auto e tentare un parcheggio più avanti al fine di risparmiare tempo e strada a piedi, poi la strada diventa non accessibile alle auto, diciamo che al parcheggio il posto è assicurato)
Lasciata l'auto al parcheggio, proseguiremo a piedi sulla strada asfaltata, nella stessa direzione fintanto che la strada non diventerà sterrata.
Proseguiremo sul sentiero n.7 e poco prima di raggiungere l'alpeggio Finestra si svolta a sinistra e si sale fino al raggiungimento del colle Ranzola a quota 2170mt.
Al Colle Ranzola avremo modo di vedere, oltre alla statua della Madonna, anche la targa commemorativa del passaggio del famoso scrittore russo che recita:
La statua della Madonna, troneggia su di un muretto in pietro che costeggia e segna il sentiero n.7A nonchè la nostra direzione di marcia.
Proseguendo in salita è il momento di raggiungere finalmente la nostra destinazione, che ci consentirà dii ammirare un ampio panorama con la catena del Monte Rosa.
DETTAGLI ESCURSIONE:
Partenza: dal parcheggio di Estoul
Tempo di salita: 2h circa
Difficoltà: E
Segnavia: 7 e 7AL'escursione alla Punta della Regina, in Val d'Ayas, impegna l'escursionista per circa un paio d'ore per un dislivello di circa 550mt. Non troppo impegnativa dunque, benchè sia classificato come percorso E.
Il tratto più impegnativo è quello finale (segnavia 7A) che raggiunge a zig-zag la vetta.
Due sono i personaggi storici che "rievoca" questa escursione, la Regina Margherita che salì in cima a questa montagna verso al fine dell'Ottocento, e che da il nome alla Punta, e lo scrittore russo Tolstoj, che attraversò il Colle Ranzola, da Gressoney in direzione Brusson.
Noi, al contrario arriviamo da Brusson, essendo usciti al casello autostradale di Verrés, risalita la strada e giunti appunto nel paese, svolteremo a destra in direzione Estoul, fino a trovare il grande parcheggio sulla sinistra dove parcheggeremo. (Volendo si può provare a seguire ancora in auto e tentare un parcheggio più avanti al fine di risparmiare tempo e strada a piedi, poi la strada diventa non accessibile alle auto, diciamo che al parcheggio il posto è assicurato)
Lasciata l'auto al parcheggio, proseguiremo a piedi sulla strada asfaltata, nella stessa direzione fintanto che la strada non diventerà sterrata.
Sullo sfondo la tondeggiante Punta Regina, 2388mt |
Proseguiremo sul sentiero n.7 e poco prima di raggiungere l'alpeggio Finestra si svolta a sinistra e si sale fino al raggiungimento del colle Ranzola a quota 2170mt.
Al Colle Ranzola avremo modo di vedere, oltre alla statua della Madonna, anche la targa commemorativa del passaggio del famoso scrittore russo che recita:
Su questo colle transitò il 20 Giugno 1857 il grande poeta Tolstoy
"...partiti alle sei da Gressoney
saliti fino ad una cappella...
aria pura e rarefatta
suoni chiari sui monti
un ragazzo canta, discesa.
Aromi, odori di segala e melissa
canto di cuculo sui monti."
Pace. Brusson
Lev Nikolaevic Tolstoy
'dai diari giovanili'
Statua della Madonna al Colle Ranzola, 2171mt. |
La statua della Madonna, troneggia su di un muretto in pietro che costeggia e segna il sentiero n.7A nonchè la nostra direzione di marcia.
Proseguendo in salita è il momento di raggiungere finalmente la nostra destinazione, che ci consentirà dii ammirare un ampio panorama con la catena del Monte Rosa.
In cima alla Punta Regina |
Veduta dalla Punta Regina a 2388mt |
Iscriviti a:
Post (Atom)