lunedì 30 gennaio 2012

Lago Blu in Val d'Ayas

Nel blu, dipinto di blu, felice di stare lassù...

DETTAGLI ESCURSIONE:
Partenza: da Saint Jacques
Tempo di salita: 1h 30m circa
Difficoltà: E 
Segnavia: 7


Nulla da invidiare al verde smeraldo delle coste della Sardegna... il colore di questo lago ha dell'incredibile...
il suo nome, Lago Blu è quantomai azzeccato.
Dopo una passeggiata di circa un'ora e mezza, al massimo due, partendo dal paesino di Saiin Jacques sulla caratteristica stradina in pietra, si attraversa il vallone di Verro, proprio al fondo della Val d'Ayas, e si giunge in questo luogo incantato con la cornice del massiccio del Monte Rosa.
Per raggiungere Saint Jacques, lasciata l'autostrada A5 al casello di Verrès, si risale tutta la Val D'Ayas, e superato il paese si parcheggia il mezzo e si parte, imboccando il sentiero contrassegnato col numero 7.


Piana di Verra inferiore
Seguendo il sentiero 7 si giunge nel cuore del vallone, al Pian di Verra e successivamente si incontra anche
l'omonimo torrente che ci accompagnerè sino al punto in cui il sentiero si inerpica un po' di più.

Torrente di Verra
Un ultimo sforzo e le nostre fatiche saranno ricompensate da un lago quanto mai "colorato", da ampi spazi e posticini dove sistemarsi per il pranzo e il relax.

Lago Blu, 2215 mt
Lago Blu, 2215 mt


domenica 29 gennaio 2012

Laghi di Palasina

Val d'Ayas, lago Battaglia, il Verde, il Lungo e il Pocio...

DETTAGLI ESCURSIONE:
Partenza: dal parcheggio di Estoul
Tempo di salita: 2h 30m circa
Difficoltà: E 
Segnavia: 5 - 4/105 - 3C




Bellissio posto in Val d'Ayas, i Laghi di Palasina offrono ampi sepazi verdi e riflessi stupendi.
Un ottima scelta per una giornata all'aperto, per un pic-nic e per un'esperienza fotografica molto interessante viste le forme morbide e i riflessi che l'ambiente offre.
Si raggiunge il paese di Brusson, una volta lasciata l'autostrada per Aosta al casdello di Verrès.
Giunti in Brusson, fare attenzione all'indicazione che sulla destra indica Estoul che raggiungeremo risalendo la strada sino al parcheggio, punto di partenza per diverse escursioni.
Lasciato il mezzo in questo parcheggio imbocchiamo il sentiero n.5
Lungo il tragitto troveremo anche un bivio per il Lago Litteran, volendo si può perdere una mezz'oretta per visitarlo, altrimenti, si prosegue fino nei pressi della località Palasina.
Incontreremo un grande masso in corrispondenza di un bivio, che a destra conduce al rifugio ARP mentre a sinistra prosegue verso i laghi Palasina.


In linea di massima tutto il percorso non è estremamente difficoltoso ma, anzi, per lunghi tratti è quasi pianeggiante, salvo un po' all'inizioo e in dirittura d'arrivo, quando ormai si deduce che i laghi sono prossimi.
Un ponticello in pietra farà da "ingresso" al lago della Battaglia.


In questa escursione sono indicati i laghi Battaglia e Verde a 2487mt, Pocia a 2518mt
e il lago Lungo a 2632mt.
Va detto però che il complesso dei laghi Palasina comprende anche il Lago Coliou a 2605mt e il
Lago Bringuez a 2519mt.

Lago Battaglia
Lago Pocia e sul retro il Battaglia
Lago Battaglia 2487mt.
Lago Lungo, 2632mt.

sabato 28 gennaio 2012

Il castello di Graines

L'ultima traccia di un feudo antico

DETTAGLI ESCURSIONE:
Partenza: dala strada che conduce a Graines
Tempo di salita: 5 minuti
Difficoltà: T



 Uscendo dall'autostrada per Aosta all'uscita Verrès, e risalendo la ormai nota Strada Regionale 45 in direzione Brusson, ci troviamo dopo 12 Km circa a un incrocio col cartello recante l' indicazione per raggiungere il castello di Graines

dopo circa un paio di km, parcheggiare il mezzo lungo la strada, in prossimità dell'indicazione che indica il sentiero per raggiungere il castello.
Facciamo 2 passi e quello che ci si presenta dinanzi è un antico castello, o meglio, ciò che ne rimane...
Si tratta infatti dei ruderi di una struttura risalente al VI secolo, testimonianza dell'antico feudo di Graines,
e che pare essere abbandonata dal lontano 1727


Il castello non è custodito ed è possibile esplorarlo, non è molto grande, scoprire qualche dettaglio e immaginare tempi lontani


E' presente anche la cappella, che era dedicata a San Martino


Come ogni castello, anche questo era situato in un punto strategico e rialzato, dunque panoramico.
Essendo poco o per niente frequentato è possibile pranzare al sacco in tutta tranquillità... come dei Signori!


Esiste anche una leggenda che narra di un tesoro sepolto sotto al castello....
Per ogni dettaglio, cenni storici e informazioni più approfondite: www.castellodigraines.it



ATTENZIONE:
dato lo stato di abbandono del rudere, è possibile che sia interdetto l'accesso al pubblico per motivi di sicurezza.

venerdì 27 gennaio 2012

Monte Zerbion, un panorama della Madonna!

Val d'Ayass, in cerca degli stambecchi.

DETTAGLI ESCURSIONE:
Partenza: dal parcheggio di Barmasc
Tempo di salita: 2h 30m circa
Difficoltà: E 
Segnavia: 105


Il trekking di oggi ci porta su uno dei punti più panoramici della Val d'Ayas, il Monte Zerbion.
Da lassù infatti la vista si perde lungo la valle centrale, sulla Valtournenche e Val d'Ayas.
Che dire...? Magnifico.
Emozionante anche ritrovarsi osservati da vicino dagli stambecchi che silenziosi riposano a pochi
metri dal passaggio degli escursionisti o si muovono agilmente, coi cuccioli o senza, sulle rocce illuminate
dal sole in alta quota.
Per raggiungere l'inizio di questo itinerario, come sempre per la Val d'Ayas, lasciamo l'autostrada A5 per Aosta,
uscendo al casello di Verrès, si risale in direzione Brusson, si segue fino al paese di Corbet dove si svolta a sinistra e si sale fino ad Antagnod.
In paese prestare attenzione all'indicazione ( svolta a sinistra) per Barmasc con il suo parcheggione, uno dei punti di partena per diverse escursioni.

 
Qui si lascia il mezzo, si possono riempire le borracce, scarponcini e zainetto in spalla.... si parte!

Colle Portola, 2410m
Si nota che nel parcheggio di Barmasc c'è una fontana e una casetta di legno, che segna l'ingresso ad un'area pic-nic, è da qui che ha inizio il nostro sentiero, il numero 105, che si addentra in un bosco di larici e ci condurrà, poco alla volta sino a quota 2410 metri al Colle Portola.
Consiglio, anche in piena estate, di portare al seguito un maglioncino o un indumento idoneo per ripararsi dalle correnti d'aria che troviamo qui al Colle e ritroveremo ancora alla fine, quando saremo in vetta allo Zerbion.
Questa camminata è accompagnata dall'inizio alla fine da opere in pietra rappresentanti la Via Crucis.

Sentiero sulla cresta, sul fondo si scorge la statua della Madonna
Raggiunto il Colle Portola, una piccola pausa ci consentirà di ammirare la Valtournenche, dopo di chè,
si svolta a sinistra, sul sentiero altrettanto panoramioco che ci condurrà alla meta.
Ad un certo punto, sulla cresta della montagna, sulla sinistra si incontra un grande crocifisso con alla base
una cassettina e un quaderno dove è possibile lasciare un proprio pensiero scritto.

Non è raro trovare gli stambecchi, che probabilmente per abitudine, non sembrano preoccuparsi molto della presenza delle persone, che durante tutta l'estate, percorrono questo sentiero mai troppo impegnativo e comunque sempre agibile.

Sul tragitto, non troveremo nessun rifugio o luogo di ristorazione, per cui il consiglio è di pianificare un bel pranzo al sacco, gli spazi pianeggianti non mancano, cercheremo quello che più ci aggrada, tra il Colle Portola e il Monte Zerbion.
La statua della madonna in cima al Monte Zerbion, 2722m
Dopo circa 2 ore e mezza, tre al massimo, si raggiunge la vetta.
Qui l'altitudine regala un panorama magnifico a 360 gradi.
E' altresì vero, che la quota comporta il bisogno di indossare qualcosa di adeguato per ripararsi dal vento.
La macchina fotografica è praticamente d'obbligo e qui di seguito, in questi due scatti, ci si può fare un'idea
del panorama.
Panorama. a sinistra la Valle Centrale, a destra la Valtournennche
Panorama, a sinistra la Val d'Ayas, a destra la Valle Centrale



mercoledì 25 gennaio 2012

Il Bianco, il Nero e il Cornuto

Valle di Champorcher, nel Parco Naturale del Mont Avic

DETTAGLI ESCURSIONE:
Partenza: dalla carreggiata che porta a Dondena
Tempo di salita: 2h 30m circa
Difficoltà: E 
Segnavia: 10 - 5 -102


Lago Vallette
I due passi di quest'oggi andiamo a farli nella valle di Champorcher, nel comprensorio del Parco Naturale del Mont Avic.
Un'escursione che è classificata come "E" ma non deve spaventare nessuno, perchè giunti alla meta non è
raro trovare bambini e donne non proprio...performanti!!
Va da sè che questa escursionme, sebbene richieda un pochino di "voglia di passeggiare" è fattibilissima, darà delle soddisfazioni e regalerà il piacere di un panorama e la suggestione di quadretti naturalistici non proprio da tutti i giorni.
Per raggiungere il punto di partenza è necessario uscire dall'autorstrada A5 per Aosta subito al casello di
Pont St.Martin, seguire l'indicazione per Donnas, poi Bard, infine svoltare a sinistra oltrepassandi il ponte sulla Dora Baltea in direzione di Hone.
Da Hone seguire per Champorcher, dove si arriva dopo circa 15 km si dovrà svoltare a destra (vedi foto)

Champorcher, è il momento di svoltare
Imboccata la strada in salita (direzione Lago Miserin / Dondena) la si percorre risalendo fino a quando la strada diventerà sterrata (la strada porta a Dondena)
Ora, in quest'ultimo tratto di strada asfaltata si parcheggia il mezzo e a questo punto avremo già visto sulla destra il cartello in legno che indica il sentiero per il Bifugio Barbustel, è il sentiero numero 10, il primo di questa escursione .


Lasciato il mezzo, calzature adeguate e zainetto in spalla, si parte!
La partenza nel primo tratto del sentiero 10 è un pochettino impegnativa perchè è abbastanza in salita, ma ci servirà, diciamo, da riscaldamento. Salendo incominciamo a vedere la lontananza della valle che stiamo lasciandoci alle spalle e, tra il ruscello che ci accompagna e ill profumo dei larici, raggiungiamo dopo 30-40 minuti, la prima tappa del percorso, il Rifugio Mufflè con l'omonimo lago di fianco.
A questo punto sarebbe già possibile rilassarsi e passare qui il resto della giornata, il ristoro c'è... il lago pure...sole, aria fresca... ma così facendo ci si perde il 90% del bello di questa escursione!

Rifugio Mufflé
Dopo aver bevuto l'acqua fresca e riempito le borracce, ripartiamo, continuando sul medesimo sentiero 10,
e risaliamo fino ad arrivare al Col Lago Bianco, punto panoramico che ci concede una vista su diverse cime innevate, tra cui il Cervino

Vista in cima al Col de Lac Blanc, 2308m
Dal Col Lago Bianco è il momento finalmente di scendere sul sentiero 5, per raggiungere il Rifugio Barbustel,
dove alla sua destra troviamo a 2 passi lo splendido Lago Vallette, solitario balcone sulla caratteristica catena montuosa del Rosa che gli fa da cornice (vedi foto iniziale). Se non si pranza al Rifugio, questo è un tranquillissimo posto per un pic-nic.

Rifugio Barbustel
Dal rifugio Barbustel, seguire il sentiero 102 per raggiungere in 10 minuti circa il lago Bianco e il lago Nero

La cascata che alimenta il Lago Bianco
Lago Bianco

Tra il lago Bianco e il lago Cornuto, il lago Nero, in posizione leggermente meno illuminata e messo un po' in ombra dalla vicina roccia alimenta con la sua cascata il lago bianco

Lago Nero
Proseguendo sempre sul sentiero 102, in salita si giunge fino al lago Cornuto, altro ottimo posto per il relax a bordo lago, meta di turisti con pranzo al sacco e "bagnanti" di montagna.

Verso il Lago Cornuto (si vede a sinistra)
Lago Cornuto

Diciamo che il sentiero 102 offrirebbe ancora buone mete per il trekking, infatti conduce ad altri laghi,
il Gran Lago a quota 2492 metri e il Lago della Leità a 2540 metri.
Quetsa gita la terminiamo qui, giusto per renderla ben bilanciata tra cammino e riposo, ma varrebbe sicuramente la pena proseguire.
Vorrà dire che sarà la meta di una prossima gita, speriamo....a presto!

martedì 24 gennaio 2012

Lago Blu... non c'è più!

Dal Lago Blu a Cervinia


DETTAGLI ESCURSIONE:
Partenza: dal piccolo parcheggio sulla carreggiata
Tempo di salita: 15 minuti
Difficoltà:T                                                                                                                                                

 Il Lago Blu, si, è vero, un bel luogo, pratico da raggiungere coi mezzi, del resto, basta percorrere la strada che risale la Valtournenche e ce lo si trova a pochi metri dalla carreggiata, sulla destra, basta solo fare attenzione a non oltrepassarlo!
Poco distante dal sedile della macchina dunque, per la soddisfazione dei più pigri,
fresco d'estate per il sollievo dei più accaldati,  quasi sempre utilizzato da ogni fotografo, professionista o dilettante che sia, come specchio per il mitico Cervino.
Basta fare una semplice ricerca di immagini per vederli in coppia (Lago e Cervino) quasi sempre immortalati in quadretti d'estate.
Lo stesso connubio, in inverno, risulta difficile vederlo quando la superficie ne è coperta di candida neve, ciò non significa che non sia altrettanto suggestivo il panorama e ciò non significa che, anche senza ciaspole, non si possano fare due passi tanto per farsi venire l'appetito giusto prima dell'ora di pranzo.


Il Lago Blu coperto dalla neve

 Uscendo dall'autostrada TO-AO al casello Chatillon-St. Vincent seguire in direzione Cervinia,
superare i paesi di Anthey St. André, Mayen e Valtournenche, da qui, prestare attenzione dopo
circa 7 km, ci si trova in corrispondenza di un Ristorante Hotel (vedi foto sotto) sarà proprio lì di fronte l'accesso al Lago Blu, punto di partenza di questa semplice escursione.

Strada per Cervinia, parcheggio vicinissimo al Lago Blu in corrispondenza dell'Hotel

Ora, se siamo in estate, non possiamo rinunciare al classico scatto del Cervino riflesso nel Lago e fermarci seduti per riposarci dal viaggio prima di iniziare il cammino fino a Cervinia.
Con la neve invece è da considerare anche la divertente possibilità di guidare un gatto delle nevi.
Ce ne sono diversi messi a disposizione da un'attività di noleggio che sul tragitto incontreremo, diversamente continueremo il nostro pianeggiante cammino verso Cervinia e se il gatto delle nevi risultava troppo grosso è possibile ora noleggiare un go-kart...sul ghiaccio!!

La strada che dal Lago Blu porta a Cervinia

L'accoglienza a Cervinia l'abbiamo attraversando l'area attrezzata, le attrazioni tipo ponte tibetano, percorsi di arrampicata e zona pic-nic con la neve risultano impraticabili così si prosegue e in pochi minuti si giunge in paese dove rifugiarsi in uno dei tanti locali, bar e ristoranti, che accolgono il turista.
Se qualcuno è rimasto deluso dal gatto delle nevi o dal go-kart esiste ancora la possibilità di noleggiare bob o slittini. sci e snowboard o pattinare sul ghiaccio nella storica pista a ridosso degli impianti di risalita

A 2 passi da Cervinia


Un grosso airbag per un atterraggio acrobatico

Impianti di risalita